torna articoli

 

L'ORIENTAMENTO ATTRAVERSO L'INSEGNAMENTO CURRICOLARE

 

 

 

Un esempio di un orientamento post-diploma che privilegi l’aspetto formativo piuttosto che quello meramente informativo, puntando alla definizione della propria identità è sicuramente quello realizzato al Liceo classico statale “Simone Weil” di Treviglio – in provincia di Bergamo – nell’ambito del progetto ministeriale “Flavio Gioia"[1]. In questa sede vorremmo presentare un aspetto di originalità rispetto ai soliti percorsi orientativi per l’ultimo anno delle classi superiori , ovvero il fatto di considerare l’attività di orientamento non a lato, ma inserita nell’attività curricolare. Ciò è stato possibile  coinvolgendo l’intero consiglio di classe (pur con qualche difficoltà) che ha posto l’attenzione sul tema dell’orientamento nello svolgimento dei programmi disciplinari. Nel corso dell’ultimo anno, anche in vista dell’esame di stato, sono stati sviluppati diversi percorsi disciplinari intorno al tema “La scuola che orienta”, suddivisi in tre filoni: l’università, le professioni e il lavoro.

Tratteremo in questo articolo dell’elemento originale rispetto ai soliti  percorsi d’orientamento: la realizzazione di moduli pluridisciplinari aggregati intorno all’unico tema “La scuola che orienta”, suddiviso a sua volta in tre filoni: l’università, le professioni e il lavoro. Il punto di forza del progetto “Gioia” è rappresentato dall’idea di fondo che l’orientamento non sia un’attività integrativa a lato dell’attività scolastica vera e propria, ma che possieda una specifica valenza formativa, in questo senso tutte le discipline d’insegnamento possono offrire il loro contributo. In concreto le attività per favorire il percorso di orientamento devono intrecciarsi alle attività curricolare perché, come ribadito dalla direttiva n° 487 del 7/8/1997, l’orientamento costituisce una componente strutturale del processo formativo della scuola.  Afferma infatti il preside Luigi Roffia - del C. S. A.  e presidente della sezione provinciale dell’UCIIM di Bergamo - nella prefazione al volume Cercarsi e cercare. Percorsi di orientamento per le ultime classi degli istituti di istruzione secondaria[2]. “Le discipline di studio diventano allora l’occasione per concretizzare la valenza formativa dell’orientamento. La missione della scuola tradizionale era quella di fornire nozioni (…) Non basta trasmettere il sapere; occorre insegnare a rendere operative le conoscenze e occorre insegnare a costruire la propria personalità; conoscenza, intelligenza, risorse umane di qualità sono fattori fondamentali per vincere la sfida della competizione”. L’obiettivo, pertanto, è stato quello di considerare l’attività di orientamento come attenzione organica a tutto il curricolo nella convinzione che tutte le discipline possano offrire il loro contributo alla ‘causa’ dell’orientamento.

 

Fasi di lavoro

1. I docenti referenti del progetto hanno sollecitato i colleghi del consiglio di classe a individuare una serie di nuclei pluridisciplinari del curricolo dell’ultimo anno. Tali nuclei dovevano essere scelti in modo da collegarsi a tre filoni: l’università, le professioni e il mondo del lavoro.

2. Gli insegnanti hanno selezionato gli argomenti della loro programmazione annuale e/o hanno valorizzato quelli tradizionalmente insegnati al fine di costruire i contenuti di ciascun nucleo.

L’interesse e il grado di coinvolgimento dei componenti del consiglio di classe sono stati inizialmente molto diversificati, nel corso dell’anno sono aumentati arrivando a coinvolgere tutti. L’esperienza ha insegnato che non si può pretendere la partecipazione di ogni docente: le varie iniziative didattiche devono essere calibrate in maniera che possano essere portate avanti anche da una o due persone nella prospettiva di poter allargare in futuro la platea.

3. Le attività extracurricolari hanno apportato il loro contributo con incontri in orario scolastico e non (utilizzando anche quanto organizzato nell’istituto per le attività di orientamento) e con visite d’istruzione.

4. Gli studenti, tenuti a presentare nella prima parte dell’esame di stato un argomento, si sono collegati ai nuclei individuati. Ciò ha fornito ai ragazzi l’occasione di produrre il ‘tradizionale’ materiale (tesine, mappe concettuali, percorsi , …) in maniera più coordinata con il lavoro in classe. Interessanti potrebbero essere gli sviluppi là dove è prevista la realizzazione di un’area di progetto (per es. nella sperimentazione ‘Brocca’): l’attività descritta potrebbe coincidere con detta area.

 

I moduli disciplinari - Intorno ai tre filoni scelti – lavoro, professioni e università – sono stati raggruppati i vari moduli didattici e le attività extracurricolari.

1.  Per il tema del lavoro sono stati definiti i seguenti nuclei:

l’industrializzazione e il progresso,

la macchina,

la natura,

l’evoluzione della città,

la scienza, lo scienziato, le scoperte, la tecnologia,

la famiglia, la figura femminile, donna e lavoro.

Le attività extracurricolari sono consistite in visite ad aziende del territorio, in una visita all’insediamento industriale e al villaggio operaio di Crespi d’Adda, in un incontro con l’Unione industriali, in lezioni sulla modalità di stesura di un curriculum e di affronto di un colloquio di assunzione.

2. Per il tema delle professioni sono stati definiti i seguenti nuclei:

le professioni nell’antichità,

le professioni oggi (abilità e requisiti),

la società di massa,

la comunicazione.

Le attività extracurricolari sono consistite in incontri con giovani laureati e professionisti, in attività di stages per singoli studenti, in un incontro con un magistrato nelle professioni forensi e successiva partecipazione a dibattimenti di diritto penale (per tutta la classe).

3. Per il tema dell’università sono state realizzate diverse attività extracurricolari quali un corso di preparazione sui tests di ammissione, incontri con ex allievi e rappresentanti di università (per tutti), partecipazione a stages e a open day universitari (per gli interessati a quello specifico tipo di facoltà).

 

La programmazione curricolare - Alla realizzazione dei moduli pluridisciplinari i vari docenti hanno cercato di dare il loro contributo[3]. Riportiamo i singoli argomenti, anche se limitati all’orizzonte del liceo classico, per gli interessati a questo tipo di scuola, facendo presente che comunque la maggior parte delle discipline è presente in diversi indirizzi di studio.

@  L’industrializzazione e il progresso – Per italiano sono state considerate tematiche come il progresso in Leopardi (ne La ginestra), i primi accenni della rivoluzione industriale a Milano e a Torino e la reazione antiborghese della Scapigliatura, i vinti e la fiumana del progresso in Verga, la paura della realtà esterna e la piccola proprietà contadina come difesa sempre in Verga, l’atteggiamento modernista dei Futuristi, il disagio esistenziale della modernità in Montale.

Nella letteratura francese è stata considerata la tematica in autori quali Balzac e Zola, in quella inglese i seguenti argomenti: la rivoluzione industriale nel periodo romantico, e in quello vittoriano (the age of machinery), lo sfruttamento dei lavoratori e le prime rivolte sociali, Ch. Dickens.

In storia sono stati considerati l’ industrializzazione e i suoi squilibri nell’Italia giolittiana, la grande guerra (industria, stato e società), il problema della riconversione industriale nel primo dopoguerra, la crisi del ’29 e il New Deal (americanismo e fordismo, l’organizzazione scientifica del lavoro), la Russia sovietica (nuova politica economica, industrializzazione forzata), le politiche economiche e sociali del fascismo e del nazismo, il secondo dopoguerra e la ricostruzione.

Anche educazione fisica ha partecipato al modulo trattando i problemi sociali dello sport moderno e i rapporti tra lo sport e le ideologie (socialismo, fascismo e nazismo).

@ La macchina – Nelle ore di italiano sono stati considerati i seguenti autori: Monti (“Il pallone dei fratelli Montgolfier”), Leopardi (“Proposta di premi dall’Accademia dei Silografi” all’automata che sostituisce l’uomo), Huysmans (la realtà sostituita dall’artificio grazie alle innovazioni tecnologiche), D’Annunzio (celebrazione della macchina e del capitalismo industriale in “Preghiera a Ermes”), Martinetti (la macchina, l’automobile e la velocità).

Per latino gli argomenti sono stati il concetto di guerra per i Romani in riferimento alla ‘tecnologia’ usata, la guerra e la sua strumentazione nei Pharsalia di Lucano.

In storia sono stati considerate l’industria americana tra le due guerre (fordismo), lo sviluppo industriale tra le due guerre e l’applicazione della macchina in ogni ambito, il socialismo utopico e la macchina (per quanto concerne l’alienazione del lavoro).

Per la disciplina di fisica gli argomenti presi in considerazione sono stati l’interazione tra magneti e correnti, il momento magnetico, il motore elettrico, l’alternatore e la dinamo. 

Le tematiche affrontate dall’insegnante di storia dell’arte sono state il futurismo, il costruttivismo e  la produzione di Bauhaus.

Per educazione fisica i temi sono stati il corpo umano, la forza e la resistenza (i sistemi di allenamento delle capacità motorie a prevalente impegno organico e muscolare, il Circuit – Training, il progetto di seduta di allenamento secondo il sistema del C. T.) e la macchina e lo sport (il Body – Building).

@  La natura – Questo tema è stato affrontato ampiamente sia dalle discipline umanistiche che scientifiche. Le letterature hanno toccato molti autori: in letteratura italiana sono stati presentati Foscolo (la natura come leggi meccanicistiche, il paesaggio naturale come proiezione dei sentimenti, il paesaggio preromantico), Monti (solarità e freddo / classicismo e romanticismo), Manzoni (il paesaggio de I promessi sposi), Leopardi (la natura come principio, come paesaggio, come ambiente: l’infinito, la teoria della visione, le parole, il vago, il lontano, …), gli autori veristi (il paesaggio e gli ambienti), il decadentismo (la natura come ‘foresta’ di simboli e corrispondenze), Pascoli (ambienti, paesaggi, rumori, fenomeni naturali (temporale, lampo, fiori, uccelli, …), D’Annunzio (la natura artificiale dell’esteta, il panismo), i crepuscolari (la natura dimessa), Montale (il paesaggio arido corrispettivo del malessere esistenziale).

La letteratura latina ha dato il suo contributo con Calpurnio Siculo  (il genere bucolico), Plinio il Giovane (le fonti del Clitumno e la morte di Plinio il Vecchio); mentre in greco abbiamo incontrato Callimaco (la natura negli Inni), Teocrito (l’ambiente agreste, l’agone bucolico “botta e risposta”), Apollonio Rodio (le Argonautiche), Longo Sofista (Le vicende pastorali di Dafni e Cloe).

La letteratura francese ha presentato Lamartine e Rimbaud mentre quella inglese la natura nel romanzo gotico, il concetto di sublime, la natura nei poeti romantici e Wordsworth, il poeta della natura.

In filosofia è stata trattata la Natur – philosophie, l’interpretazione idealistica (Schelling ed Hegel) e romantica della natura (Schopenhauer) e il materialismo storico di Marx.

In scienze naturali l’argomento trattato è stato quello delle risorse minerarie ed energetiche: i minerali (struttura cristallina, proprietà fisiche, origine dei minerali, struttura e classificazione dei silicati, minerali cartonatici), le rocce (magmatiche, sedimentarie, clastiche, organogene, di origine chimica, evaporati, metamorfiche).

L’insegnante di storia dell’arte ha trattato Constable, Turner, la scuola di Barbizon e il paesaggio nella pittura impressionista.

@  L’evoluzione delle città – In italiano troviamo la Milano decadente di Foscolo, in rivolta di Manzoni e metropoli di Pirandello, il borgo natio e selvaggio di Leopardi, la città come miraggio dei vinti (Verga), la Roma dell’esteta (D’Annunzio) e grande metropoli (Pirandello).

In latino è presente la città di Vitruvio, i miglioramenti della città sotto vari imperatori, mentre in greco si va dalla polis aristotelica, intesa come comunità politica e non agglomerato urbano, alla polis di Lisia (Per Eufileto) fino allo sviluppo delle città in età ellenistica. L’insegnante di francese ha approfondito l’evoluzione della città dal primo Ottocento sino agli inizi del XX secolo con letture tratte da Balzac, Hugo e Zola, mentre quello di inglese ha visto la città nelle opere del Romanticismo (W. Blake, London), nell’età vittoriana (il processo di urbanizzazione) e in Dickens (Coketown).

Nelle ore di storia sono stati trattati lo sviluppo industriale in Europa dagli inizi del ‘900 al secondo dopoguerra, il pensiero sociale nelle varie nazioni europee con particolare riferimento al caso italiano, il movimento sindacale, gli spostamenti demografici e i problemi dell’urbanesimo in Italia (età giolittiana, fascismo, secondo dopoguerra).

Storia dell’arte ha considerato questi punti: la città industriale inglese nel primo Ottocento, l’urbanistica e i problemi della città contemporanea nel secondo Ottocento, Hausmann e la trasformazione di Parigi, la città moderna nella pittura impressionista, la città-giardino come modello di sviluppo alternativo, il villaggio industriale ottocentesco come modello di controllo globale, la ‘cité industrielle’ di Garnier, l’architettura e le città futuriste, la città razionalista.

Infine educazione fisica ha considerato gli spazi dello sport e del tempo libero: palestre e attrezzistica fitness, campi sportivi, palazzetti dello sport, del ghiaccio, di atletica indoor, di ginnastica artistica, dei giochi sportivi, piscine per nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, pallanuoto, idroscali, ippodromi, impianti sciistici.

@  La scienza, lo scienziato, le scoperte, la tecnologia, … - In italiano sono stati considerati la scienza trasgressiva che genera mostri (Shelley, Frankenstein), la scommessa con il diavolo (Goehte, Faust), le sale anatomiche e i gabinetti scientifici nella produzione della Scapigliatura, l’inno alla scienza (Carducci, Inno a Satana) e il romanziere naturalista come scienziato sperimentatore (il romanzo sperimentale).

L’insegnante di lettere classiche ha considerato per latino il progetto enciclopedico di Celso, gli sviluppi degli studi geografici, il De aquis urbis Romae di Frontino e il progresso delle scienze nelle Naturales quaestiones di Seneca e per greco la medicina sperimentale di Ippocrate, l’architettura geometrica nell’orazione di Lisia, l’astronomia in Aristarco di Samo, la matematica in Euclide, la geometria di Archimede, l’astronomo Conone e la scoperta della Chioma di Berenice di Callimaco, la struttura astronomica del cosmo, il principio dei fluidi in Archimede, la scienza geografica in Strabone, la magia di Luciano di Samosata.

Per inglese si è trattato di considerare il progresso in campo scientifico nell’età vittoriana, Ch. Darwin e Ch. Lyell.

Il programma di filosofia ha toccato Comte (la classificazione delle scienze, il metodo positivo, la nascita della sociologia) e Marx (filosofia e trasformazione del mondo, lavoro, alienazione e riappropriazione), nonché, nel Novecento, il metodo delle scienze e la ‘distruzione’ dell’uomo.

In fisica sono state considerate le figure di alcuni scopritori: Oërsted e l’interazione corrente-magnete, Ampere e l’interazione corrente-corrente, Biot e Savart e la matematizzazione delle leggi di interazione tra magneti e correnti, Faraday e la scoperta dell’induzione elettromagnetica, Neumann, Lenz e Pacinotti.

Il modulo in scienze naturali è stato suddiviso in scoperte e tecnologia. Per le scoperte si segnalano l’effetto Doppler, scoperta della radiazione di fondo e modelli dell’universo, scoperta delle macchie solari (Galileo) e attività del sole, scoperta delle novae ed evoluzione stellare (Tycho Brahe), osservazioni di Tycho Brahe e leggi di Keplero (gravitazione universale), esperienza di Richer e scoperta dello schiacciamento polare, esperienze di Guglielmini e Foucault (prove della rotazione terrestre), studi di Bradley: aberrazione della luce e rivoluzione terrestre. La tecnologia ha riguardato il ruolo della fotografia in astronomia e il primo atlante stellare, il fotometro fotoelettrico in astronomia, la caratteristica dei telescopi rifrattori e riflettori, la spettroscopia, le leggi del corpo nero, il diagramma di Hertzsprung e Russel, l’orientamento (coordinate celesti orizzontali e equatoriali, coordinate terrestri assolute e relative, l’analemma, la bussola, la declinazione e l‘inclinazione magnetica).

Il docente di storia dell’arte ha considerato il rapporto tra arte e scienza nelle ricerche divisioniste di Seurat e l’architettura degli ingegneri (tipologie, nuovi materiali, tecniche edilizie moderne).

Anche in educazione fisica il modulo è stato diviso in ricerca scientifica e in tecnologia: nel primo ambito è stato visto lo studio delle possibilità e capacità umane per migliorare la prestazione e il fenomeno del doping, nel secondo l’evoluzione dei materiali e delle strutture.

@  La famiglia, la figura femminile, donna e lavoro – In italiano si è considerata la passione amorosa e la bellezza serenatrice in Foscolo, la donna di cultura (M.me De Stael), le figure femminili del romanzo manzoniano, le donne che lavorano di Verga, il lavoro delle donne in famiglia in Pascoli, il ‘femminismo’ dei Futuristi, la donna casalinga dei Crepuscolari, la valutazione economica del lavoro femminile in Pirandello, e la donna come figura salvifica e talismano in Montale.

Il percorso di latino ha toccato la donna nell’ambiente del princeps, il personaggio femminile nel Satyricon di Petronio, la duplice natura di Medea negli Argonautica di Valerio Flacco, la piccola Erotion di Marziale, l’antifemminismo di Giovenale, la fierezza e l’integrità delle donne germaniche in Tacito, Lucio e Psiche nelle Metamorfosi di Apuleio,la polemica contro gli ornamenti femminili di Tertulliano.

Il percorso di greco ha toccato la contrapposizione uomo / donna in Menandro, l’ospitalità nell’Ecale di Callimaco, le ‘coup de foudre’ in Teocrito, il personaggio di Medea nelle Argonautiche di Apollonio Rodio, la donna negli Epigrammi, le figure femminili in Lisia (Per Eufileto: il menage in casa di Eufileto, la moglie, la serva ruffiana, l’ex amante), la donna nel romanzo ellenistico, le figure femminili nell’Antigone di Sofocle.

Il programma di francese ha trattato alcune autrici femminili da M.me de Stael a Yourcenar e personaggi quali Atala di Chateaubriand e M.me Bovary di Flaubert.

La letteratura inglese ha considerato la donna nell’età vittoriana e il problema dell’emancipazione femminile nella società britannica.

L’insegnante di storia ha analizzato la concezione borghese della famiglia e il suffragismo negli anni della belle époque, il ruolo della donna nel mondo lavorativo durante la prima guerra mondiale, la concezione della famiglia in età fascista e l’emancipazione femminile nel secondo dopoguerra.

Nell’insegnamento di scienze naturali si è declinato l’argomento in relazione al contributo dato allo sviluppo delle conoscenze astronomiche dagli studi e dalle scoperte scientifiche effettuati da donne; si è fatto riferimento alla straordinaria equipe dell’Università di Harvard agli inizi del secolo e all’opera di Annie Cannon ed Henriette Leavitt.

Infine in educazione fisica  si sono considerate le differenze fra uomo e donna dal punto di vista anatomo-fisiologico e psicologico e dal punto di vista delle capacità motorie e si sono considerati momenti della storia dello sport femminile (le donne alle olimpiadi, il fascismo e lo sport femminile, le figure femminili dello sport italiano).

@  Le professioni nell’ antichità – Le figure trattate dalle letteratura latina sono state lo storiografo in Livio) l’intellettuale nell’età giulio-claudia, il poeta (obsequum, età augustea, e adulatio, età imperiale), l’astronomo in Manilio e in Germanico, l’architetto in Vitruvio, il princeps, il precettore e consigliere in Seneca, l’architetto in Vitruvio, il precettore e l’oratore in Quintiliano, l’imitatore in Marziale, il filosofo e il mago in Apuleio, l’infelicità dello storico moderno in Tacito.

Le figure tratte dalla letteratura greca sono state il logografo, l’avvocato e l’oratore in Lisia, l’oratore in Quintilliano, lo storiografo e lo storico in Polibio, il retore, l’intellettuale, il filologo, il filosofo (in tutto il programma).

Storia dell’arte ha presentato la figura dell’architetto moderno vista in L. B. Alberti.

@  La società di massa – Gli argomenti trattati in italiano sono stati: evoluzione e rapporto letterati / pubblico / editoria nel corso dell’800, i giornali romantici, Leopardi (“La moda e la morte” da Operette morali), Manzoni (i ‘venticinque’ lettori del romanzo, l’aggettivazione manzoniana, M. editore), la produzione letteraria degli Scapigliatura nei rapporti con il pubblico: anticonformismo e ribellismo, il romanzo d’appendice (De Marchi, Collodi, De Amicis), il ‘romanzo vero’ un nuovo genere di romanzo per il pubblico (De Goncourt), il romanzo ‘a ciclo’ (Zola e Verga), D’Annunzio, ‘mass-media’ della società di inizi secolo XX.

Gli argomenti di latino sono stati: il pubblico nell’opera di Livio, gusto spettacolare e fastoso degli spettacoli sotto Nerone, la visione del mondo amara e pessimistica in Fedro, la ‘funzione chirurgica’ della satira in Persio, gli schiavi come massa e il linguaggio degli uomini in Seneca, la massa nella fabula milesia, ‘ritrarre la vita’ della massa in Marziale, l’indigniatione nella società di massa di Giovenale, la corruzione del popolo romano in Tacito.

In greco troviamo: lo sviluppo della ‘koinè’, caratterizzazione psicologiche della massa in Menandro, aspetti della società di massa  (l’evoluzione della cultura, la felicità e l’infelicità, la filosofia, la società).

Gli aspetti considerati all’interno del programma di storia sono stati i seguenti: la società di massa nell’Europa tra ‘800 e ‘900 e lo stato – nazione (la socializzazione e l’integrazione delle masse), la nascita della società di massa negli anni ’20, ideologie totalitarie e uso delle masse, l’ideologia di massa e la guerra.

@  La comunicazione – Il programma di italiano ha considerato questi aspetti particolari: mezzi di comunicazione nell’800 (il giornale e la stampa periodica), il linguaggio allusivo della poesia decadente, retorica e persuasione negli interventi degli intellettuali e il sostegno della politica (Pascoli e D’Annunzio), abolizione della sintassi e parole in libertà (Futurismo), linguaggio dimesso e quotidiano nella produzione crepuscolare, l’impossibilità per il poeta di comunicare.

In inglese sono stati visti i seguenti temi: le nuove tecniche di comunicazione nel linguaggio letterario del XX secolo, le nuove tecniche narrative di Conrad e Joyce, la difficoltà di comunicazione nell’età contemporanea.

Le comunicazioni sono state affrontate dall’insegnante di fisica con i seguenti punti: le equazioni di Maxwell, le onde elettromagnetiche, la classificazione delle onde e. m., Hertz e l’utilizzo delle onde e. m. nel settore delle comunicazioni, G. Marconi.

L’intervento di storia dell’arte ha riguardato i linguaggi delle avanguardie storiche (la rivoluzione cubista, il dinamismo futurista, la deformazione espressionista, l’astrattismo lirico e geometrico) e la cinematografia.

In educazione fisica sono stati trattati la competenza comunicativa, il modello della comunicazione, la comunicazione non verbale, gli indicatori del linguaggio del corpo (postura, gestualità, mimica, voce) e l’intelligenza emotiva.

 

Le attività extracurricolari

1.  Per il tema del lavoro le attività extracurricolari sono consistite in visite ad aziende del territorio, in una visita  all’insediamento industriale e al villaggio operaio di Crespi d’Adda, in un incontro con l’Unione industriali, in lezioni sulla modalità di stesura di un curriculum e di affronto di un colloquio di assunzione.

2. Per il tema delle professioni le attività extracurricolari sono consistite in incontri con giovani laureati e professionisti, in attività di stages per singoli studenti, in un incontro con un magistrato nelle professioni forensi e successiva partecipazione a dibattimenti di diritto penale (per tutta la classe).

3. Per il tema dell’università sono state realizzate diverse attività extracurricolari quali un corso di preparazione sui tests di ammissione, incontri don ex allievi e rappresentanti di università (per tutti), partecipazione a stages e a open day universitari (per gli interessati a uno specifico tipo di facoltà).

 

 


 

(1) L’esperienza progettuale ha riguardato un’ultima classe di liceo classico ed è stata condotta, oltre che dallo scrivente, docente di filosofia e storia, dalla prof. Monica Bussini, docente di italiano e latino.

L’attività è presentata in M. Bussini – C. Marchi, “Il progetto ministeriale Flavio Gioia” in Nuova Secondaria, 3 (novembre) 2001, pagg. 80-82 e “Il progetto ministeriale Flavio Gioia” in Nuova Secondaria, 10 (giugno) 2003, pagg. 84-85.
Tutto il materiale è consultabile nel sito http://members.xoom.it/cmmarchi.

(2) A. Varani (a cura di), Bergamo, 2001, Ufficio scolastico, pag. 5.

Scaricabile da http://www.bergamomultimedia.org.

(3) l docenti che hanno realizzato il progetto sono stati i proff. Monica Bussini (italiano), Ester Neri (latino e greco), Angela Rovati (francese), Elena Ravasio (inglese), Corrado Marchi (storia e filosofia), Nunzia Tedesco (matematica e fisica), Patrizia Dalolio (scienze), Pierluigi Arruffi (storia dell’arte) e Marisa Vicini (educazione fisica). La presenza di due lingue straniere è dovuta al fatto che si tratta di una classe bilingue.