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I PROGETTI DELL'UCIIM IN LOMBARDIA

 

 

 

L’UCIIM della Lombardia è stata coinvolta, nel corso dell’anno scolastico 2004/05, in due significativi progetti che, per il loro carattere, investono un interesse e possono essere motivo di confronto al di là dell’ambito di questa regione. Si tratta del progetto “Scholè” e del progetto “Sportello delle associazioni professionali”.

 

Il progetto “Scholè”

 

 Il primo, denominato “Azione e formazione per la prevenzione della dispersione scolastica”, finanziato dal FSE, è promosso dal Consorzio Scholè (www.consorzioschole.it), formato dalla Fondazione Alma Mater e dall’I.R.R.E. Lombardia, L’ente nasce per dare risposte più efficaci e flessibili alle esigenze dell’istruzione dei giovani. In particolare ha l'obiettivo di creare nuove forme di aiuto allo studio e all'inserimento lavorativo in quanto troppo alto in Lombardia, infatti, è il fenomeno della dispersione scolastica. Il Consorzio è lo strumento con cui la Regione Lombardia intende riaccendere nei giovani la passione per l'apprendimento. Il  Consorzio Scholè è il gestore dei finanziamenti regionali FSE destinati a realtà del tessuto sociale lombardo che promuovano la creazione di imprese contrastanti la dispersione scolastica. Obiettivi principali dell’ente sono il sostegno alla creazione di imprese che offrano servizi di prevenzione e di recupero scolastico, il sostegno a interventi finalizzati ad introdurre innovazioni organizzative, a riqualificare le competenze delle risorse umane e ad acquisire beni strumentali da parte di organismi no profit che operano nel settore della dispersione scolastica. L’UCIIM Lombardia ha partecipato al progetto insieme a decine di altre associazioni come soggetto partner del consorzio.

Le finalità con cui la nostra associazione ha partecipato all’iniziativa possono così sintetizzarsi:

Nell’ambito di questo lavoro sono stati realizzati due convegni a Brescia (novembre 2004) e a Milano (febbraio 205), il primo sul fenomeno della dispersione, il secondo di riflessione sulla presenza dell’Unione nel mondo della scuola.

 

La riflessione sull’UCIIM

 

Partendo dall’idea-guida che solo gli insegnanti motivati possono contrastare la dispersione scolastica, si è avviata un’ampia riflessione sullo stato della nostra Associazione in Lombardia, sulla sua mission e sulla sua vision, aiutati da una società di consulenza per la qualità, la Sagitta di Brugherio (MI), sotto la direzione di Marina Perego. Dall’analisi della consulente citata, sono emersi tre gravi fattori di criticità che devono far riflettere non solo tutti i soci lombardi, ma, per estensione, l’intera realtà nazionale; da quanto emerso risulta che: 1) non c’è idea forte di futuro per i soci, 2) si parla di futuro rimpiangendo il passato, 3) non c’è progettualità sull’organizzazione nel futuro.

Sono emersi, dalle interviste condotte fra gli ucimini lombardi dalla consulente, dei precisi punti di debolezza:

Sono altresì stati sottolineati dei grossi rischi:

e delle opportunità:

La mission deve contenere il richiamo all’idea fondante (spiritualità ed eticità, la persona al centro del progetto educativo, l’ispirazione cattolica, l’alto valore della professione,), lo scopo di esistenza dell’associazione (la formazione spirituale degli insegnanti) che si esplicita attraverso i punti di forza.

La vision deve comprendere l’idea forte di futuro (qual è la nuova proposta per interpretare in chiave moderna i valori della mission? Cosa vuole essere/diventare UCIIM fra 3 anni?) e la  polarizzazione che orienterà gli sforzi (la direzione verso la quale si espliciterà l’idea di leadership), la vision deve cambiare con il cambiamento dei riferimenti.

 

Lo sportello delle associazioni professionali

 

Il secondo significativo progetto è costituito dalla Sportello delle associazioni professionali (SAP), voluto dalla direzione scolastica regionale, promosso, oltre che dall’UCIIM, dall’AIMC., dal CIDI, da DIESSE, dalla FNISM, dall’OPPI, da Lega Ambiente di concerto con l’IRRE Lombardia. L’obiettivo fondamentale dello sportello è quello di dare visibilità a proposte di formazione e di aggiornamento promosse dalle associazioni professionali, finalizzando, nel rispetto della propria autonomia, alcune risorse. Il progetto prevede la creazione di uno sportello inteso come servizio sui temi specifici della formazione offerto agli insegnanti e alle scuole della Lombardia, gestito dalle associazioni professionali dei docenti in concertazione fra loro e singolarmente, offrendo così una ampia gamma di opportunità e di fonti di aggiornamento delle conoscenze, delle pratiche, delle progettazioni significative. Specificamente l’attività consiste bella creazione di  un sito on/line (www.sportellodelleassociazioni.it), un’attività di sportello presso le associazioni, un manifesto di diffusione e informazione  del servizio che possa essere inviato ad ogni scuola, favorendo così la circolazione dell’offerta e la sollecitazione della domanda. Le tematiche affidate all’UCIIM sono quelle dell’educazione alla convivenza civile e quella delle nuove tecnologie in funzione della didattica.

L’iniziativa è sicuramente un valido strumento per mezzo del quale le sezioni UCIIM della Lombardia possono riallacciare il dialogo con gli operatori della scuola, dialogo negli ultimi anni affievolitosi, e per coordinare le varie offerte di formazione che l’associazione ha intenzione di proporre (corsi di formazione, incontri, …)

Di fronte ai problemi della scuola italiana, in un momento di riflessione provocata dai processi di riforma in atto, la prima questione da affrontarsi è quella del ruolo dell’insegnante, sicuramente dal punto di vista normativo ed economico, ma ancor di più dal punto di vista della motivazione.

La prima ad essere dispersa è proprio la figura dell’insegnante, alla ricerca di una via d’uscita dalla scuola, magari costituita dalla pensione. Per combattere la dispersione, si diceva sopra, bisogna motivare gli studenti, ma il punto di partenza consiste nel motivare gli insegnanti; afferma A. M. Mariani (1) in Nuova Secondaria: “È come se lo studente mi chiedesse «Motivami» e l’insegnante rispondesse «Motivami a motivarti»” È emblematico, fra gli altri, il successo che sta avendo il libro di  P. Mastrocola La scuola raccontata al mio cane(2) che definisce, sul filo della sua storia personale quello dell’insegnante  “un mestiere che non c'è più”.

In questa direzione possono muoversi le associazioni professionali come l’UCIIM. È in questa direzione che va il riconoscimento ministeriale di alcune associazioni quali soggetti qualificati per la formazione e l’istituzione del forum delle associazioni professionali d’insegnanti sempre per opera del MIUR (costituito da associazioni ‘storiche’, come la FNISM, l’AIMC, l’UCIIM e dal MCE, dal CIDI, da DS, dall’ADI, dall’APEF, dall’ANDIS, dalla DISAL.

Concludiamo con una frase di Italo Calvino, citato da L. Corradini nel convegno UCIIM sulla dispersione tenutosi a Brescia nel novembre del 2005. “Le associazioni rendono l’uomo più forte, mettono in risalto le doti migliori delle singole persone e danno la gioia che raramente s’ha, restando per proprio conto, di veder quanta gente c’è, onesta e buona e capace e per cui vale la pena di volere cose buone”.

È una frase “ingenua”, non flagellata dalle malinconie, dai risentimenti, dallo spirito ipercritico di chi mette in conto solo le frustrazioni subite e gli interessi da perseguire pro tempore.

 

(1) Pastori e maestri 3, “Nuova Secondaria”, n° 5, gennaio 2005, pag. 13-17.

(2) Parma, 2004, Guanda.